Domani mattina, martedì 17 novembre, alle 10.30 il promotore di giustizia, il pubblico ministero del papa, mi attende per interrogarmi in territorio del Vaticano. Mi aveva convocato venerdì scorso via email. Poche righe per invitarmi a comparire come indagato nel procedimento che coinvolge monsignor Vallejo Balda “e altri”. Ho deciso di non presentarmi. In Vaticano non è prevista la “non punibilità” che deriva dall’esercizio di un diritto come in Italia. Né è riconosciuta la possibilità di manifestare liberamente il pensiero come sancisce espressamente l’articolo 21 della nostra Costituzione. Per loro chi fa cronaca è punibile. Non esiste nel codice di procedura penale vaticano una norma che tuteli il “segreto professionale” sulle fonti come in Italia. La divulgazione di notizie segrete non è per il giornalista una medaglia, come accade per la libera stampa in tutto il mondo democratico, ma è sempre e comunque un reato. Non solo divulgare documenti ma anche notizie segrete. Non essendoci, perciò, reciprocità tra il nostro ordinamento e il loro manca quella tutela che le nostre leggi, oltre che la Convenzione europea, garantiscono al giornalista.
Quindi non mi presento. Non mi presento in uno Stato in cui il codice di procedura penale è più o meno fermo al 1913 quindi al tempo del re ed applica il Codice penale Zanardelli, in vigore in Italia fino al 1930. Non mi presento in uno Stato che nemmeno mi contesta il reato per il quale sono indagato, non mi dice come e quando lo avrei commesso, eventualmente con chi, come al contrario, prevede il nostro codice quando la magistratura intende interrogare qualcuno. Non mi presento in uno Stato dove negli ultimi anni il 75% delle persone detenute è stata tratta in arresto per aver passato delle notizie vere a giornalisti che le hanno divulgate. Se il Vaticano intende delegare e sentirmi per rogatoria davanti all’autorità giudiziaria italiana, valuterò ovviamente se presentarmi e cosa dire, se mi presenterò.
Se, in definitiva, il Vaticano intende investigare su chi racconta le malefatte e non su chi le commette, se intende portare a processo un giornalista che fa il proprio mestiere e non indaga su ciò che denuncia, su chi cioè gode di privilegi illegittimi, chi ruba nei magazzini dei negozi del vaticano, chi gonfia gli appalti, chi concede case a canone zero, chi si appropria di somme per le cause dei santi, da parte mia continuerò a fare il mio lavoro di cronista, giornalista e testimone di ciò che non si vuol che sia raccontato.
Tweet riguardo #noinquisizione
Chiara
Sempre dalla tua parte. Hai avuto coraggio e fai bene a non sottoporti a una giustizia che giustizia non è, ma solo una loro visione. Ti sosteniamo in molti. Una collega
Lori
Non mi intendo di legge e tanto meno di quella del vaticano, ma se questo invito è solamente un invito e non è una citazione allora è nel suo diritto declinare l’invito!
milena
gentilissimo dott.Nuzzi non mi intendo di leggi ,ma gli accadimenti degli ultimi giorni vedi ” i passatempi del prelato di montecassino” mi inducono a pensare che anche in quel tribunale non e’ la verità che cercano . con tutta la mia stima le invio un affettuoso salu
to e in
un sincero in bocca al lupo.
milena proietti
Paolo
Bravo per non lasciarti intimidire dai quei delinquenti. Sono con te!
Roberto
Che chiedano l’estradizione.
Una religione che si è fatta stato non può essere rispettabile.
Patrizio
Bravo, sei un grande. Non farti intimidire, ma devono invece tremare. Continua così & grazie.
Claudia akin
Sono assolutamente d’accordo con te.Io spero con tutto il cuore che vada tutto finire al meglio.
Max
E fai bene a non andarci!
ivana occhiena
Non ti fare intimidire,G.Luigi. in fondo…loro sono i primi a sottrarsi sistematicamente al giudizio del Popolo Italiano…
Il Papa è un grande,ma al momento è troppo preso a difendersi dagli attacchi interni.
con Stima.ivana
ivana occhiena
Ti seguo comunque su 4° grado.
Ho con me il tuo libro :”la via crucis”.
Ero certa che “covassi”qualcosa, caro Gianluigi Nuzzi!!!
Il Papa DEVE dire così :è un momento storico -e suo personale- molto delicato.
Un ABBRACCIO
adriano
…e fai bene…fatte giudica’ dall’ordine dei giornalisti di Modena che male che va in caso di condanna, te tolgono il prosciutto per una settimana.